Abstract: La biblioteca comunale di Imola è una biblioteca di medie dimensioni che da tempo svolge un ruolo attivo nei servizi interbibliotecari, soprattutto prestiti. L’adesione a NILDE nel 2021 ha visto immediatamente un significativo aumento delle richieste di DD, specialmente le richieste ricevute da altre biblioteche. La causa principale è data sicuramente dalla visibilità di uno strumento quale è NILDE, ma non si deve sottovalutare anche il patrimonio; nelle civiche infatti si trova a disposizione molta letteratura di carattere storico-letterario, in particolare di storia locale. Anche una biblioteca civica quindi, anche se non votata principalmente alla ricerca, avvalendosi delle tecnologie che facilitano la collaborazione e lo scambio dei documenti, contribuisce attivamente alla diffusione della conoscenza.Se questo è piuttosto evidente per quanto riguarda il numero delle richieste che la biblioteca riceve, non è altrettanto immediato per le richieste che la biblioteca inoltra e che porterebbero i vantaggi agli utenti interni. Nelle civiche infatti il pubblico dei ricercatori e degli studiosi è piuttosto ridotto e interessato spesso agli studi locali e a materiali già conservati in loco, per cui le richieste di documenti non posseduti sono più rare. Gli studiosi poi talvolta non sono nemmeno a conoscenza della possibilità di richiedere documenti con la velocità e la sostanziale gratuità consentite da NILDE.
NILDE può quindi rappresentare uno strumento anche promozionale nei confronti degli studiosi locali. E’ da considerare anche la situazione del personale nelle biblioteche che sono sempre più ridotto di età media piuttosto alta. Questo non facilita sicuramente l’adozione di nuove forme di lavoro e la loro promozione.
NILDE rappresenta la possibilità anche per gli utenti di biblioteche non di ricerca o periferiche in quanto consente di interfacciarsi con il vasto mondo della conoscenza e della ricerca. La piattaforma diventa un punto di riferimento e le biblioteche partecipanti vedono valorizzato il loro ruolo tradizionale e istituzionale di conservazione e diffusione della conoscenza.

Stefano Sella lavora in biblioteca dal 1989. Dal 1995 lavora alla Biblioteca comunale di Imola dove si è sempre occupato delle nuove tecnologie, seguendo il passaggio all’informatizzazione dei servizi e tuttora si occupa dell’aggiornamento tecnologico legato all’offerta della biblioteca. Ha tenuto varie lezioni di formazione e aggiornamento dei bibliotecari presso la propria biblioteca presso altre sedi. In biblioteca ha sempre curato i servizi al pubblico, il reference ed i servizi interbibliotecari.